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Il RE è nudo . a cura del comitato antirazzista saluzzo
Categories: Quale razza...

Li avevamo chiamati “Gli Invisibili” per raccontare di persone che da oltre due mesi vivono all’addiaccio, esposti a qualunque condizione climatica, coricati su cartoni, ammassati oramai in quasi duecento in pochi metri quadrati. Tutti arrivati dopo il 1° luglio, per caso fortuito o rispettosa correttezza proprio il periodo che avrebbe dovuto inaugurare il Progetto Accoglienza del comune di Saluzzo, secondo gli astratti intendimenti di amministrazioni e istituzioni che alla prova dei fatti si sono manifestati palesemente inadeguati.   La metà dei migranti “invisibili” a distanza di due mesi ha reperito un contratto di lavoro ma le condizioni di vita non cambiano: lo stesso cartone su suolo pubblico, le stesse estreme condizioni rese ancor più dure dalle otto-dieci ore nei campi, la fila estenuante per l’unica doccia a disposizione.
Qualcosa sembrava dovesse cambiare, anche dopo la denuncia del Comitato Antirazzista ripresa dalla Stampa: il Comune aggiorna settimanalmente le sue estenuanti riunioni, alcuni amministratori incontrano i migranti, visitano il ricovero che s’ingrossa di giorno in giorno e non può che lasciare attoniti, azzardano anche promesse di soluzione.   Saremmo stati disposti a passar sopra all’opportunismo dell’operazione perché una dignità ritrovata vale mille polemiche, avremmo potuto far finta di non vedere che l’attenzione era del tutto interessata, preoccupando l’amministrazione ben più la logistica dell’imminente fiera agricola proprio nei luoghi della disperazione che la sorte di esseri umani che neppure pagano l‘occupazione della piazzola, purché non si mollasse e si arrivasse ad un letto, ad un tetto…   Invece la beffa finale della riunione di giovedì 9 agosto: tre delegazioni di africani invitati dal Sindaco arrivano fiduciosi davanti all’Istituzione soltanto per sentirsi dire che la soluzione non c’è e che loro devono andarsene comunque.   La delegazione lascia la sala prima della fine della riunione, come chiarissimo segno di delusione e amarezza.   Il comitato Antirazzista – invisibile tra Gli Invisibili agli occhi dell’amministrazione – idealmente esce da quella stessa sala insieme ai fratelli africani ed esprime disapprovazione politica e incredulità per una condotta così poco responsabile.   Oggi, a caldo, vogliamo dire soltanto il senso di tristezza e d’impotenza che s’incontra in queste sere tra i cartoni, l’impossibilità quasi a praticare una solidarietà minima di fronte a scelte che sono incomprensibili come ogni scelta che umilia l’essere umano.   Per ragionare dell’improvvisazione che tutto ad un tratto si rivela e del fallimento dei presupposti teorici sempre sbandierati e difesi ad oltranza da parte dell’amministrazione anche quando i fatti andavano da un’altra parte, ci sarà tempo.     COMITATO ANTIRAZZISTA SALUZZESE

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