ECCO A QUALE SOCIETA’, I SINDACI DELL’ALTA VALLE TANARO HANNO CHIESTO UN PREVENTIVO DI GESTIONE DELLA LINEA FERROVIARIA CEVA-ORMEA ? … CHE DIRE… DALLA PADELLA ALLA BRACE !!!
SENZA CONTARE CHE RT NON HA MAI GESTITO UNA LINEA FERROVIARIA … MA STA CERCANDO CONSENSI NEL “CAPITALISMO VERDE” PER FAR FUNZIONARE ALCUNI AUTOBUS AD IDROGENO INSTALLANDO UNA STAZIONE SPERIMENTALE IDROGENO-SOLARE IN VALLE ARMELLA ….
L’IDEA E’ QUELLA DI SMANTELLARE LA FILOVIA VENTIMIGLIA-SANREMO-TAGGIA…
“Se Sanremo rinuncerà al filobus farà una figura meschina rispetto alle principali città d’Europa”
MA FORSE ALLORA SI SPIEGA PERCHE’ NEL PRIMO DOCUMENTO PREPARATO DAI SINDACI (capofila il Sindaco di Ormea, Dott. Benzo, nonchè consulente per Riviera Trasporti) IN DIFESA DELLA CEVA ORMEMA SI PARLAVA DI FILOBUS… e TRAM TRENI….
FORSE BENZO E LA RT PENSANO DI FAR VIAGGIARE IL TRENINO CON L’IDROGENO ??? O FORSE, PIU’ REALISTICAMENTE, CON I DOLLARI ???
Imperia – Nell’arco di un anno i bus della Rt percorreranno un milione e seicentomila chilometri in meno. Ad essere penalizzate saranno le linee meno remunerative, ovvero quelle dell’entroterra. «Intanto la Regione sta perdendo tempo con l’idea di bacino unico e azienda unica solo per salvare Genova. Invece non solo non salverà l’Amt genovese, ma danneggerà tutte le aziende di trasporto della Liguria». L’attacco è di Enzo Amabile, amministratore delegato di Riviera Trasporti che ha appena annunciato un piano da lacrime e sangue (da aprile cento dipendenti in cassa integrazione) per tenere in piedi l’azienda di trasporto imperiese che pur avendo chiuso il bilancio 2011 in sostanziale pareggio naviga in cattive acque come tutte le aziende del trasporto pubblico a causa dei tagli al fondo nazionale.
Taglio dopo taglio le risorse di cui la Riviera Trasporti dovrebbe disporre nel 2012 (si tratta dell’8,82 per cento del totale assegnato alla Liguria che, almeno sino ad ora, non supera i 100 milioni di euro) non consentono all’azienda di mantenere l’attuale livello del servizio: e così da aprile potrebbero sparire corse per un milione e seicentomila chilometri.
Quali? Ancora non si sa, ma è ragionevole prevedere che a passare sotto la scure saranno le tratte a minor frequenza, che tradotto significa che saranno ridimensionati i collegamenti con l’entroterra con comprensibili disagi per gli abitanti di un territorio già penalizzato.
A livello occupazionale la conseguenza più immediata sono 64 autisti in esubero (sei nell’unità produttiva di Ventimiglia, 29 rispettivamente in quelle di Sanremo e Imperia) per i quali si dovrebbe aprire la procedura di cassa integrazione a zero ore a rotazione mensile i cui effetti si traducono nella decurtazione dello stipendio di circa il 40 per cento. Oltre agli autisti la cassa integrazione riguarderà gli addetti agli impianti fissi e il personale amministrativo, in tutto altri 36 dipendenti individuati in tutti i settori dell’azienda.
Nel frattempo prosegue il processo di ristrutturazione aziendale e di riorganizzazione già avviata dalla Rt che ha accorpato settori, dismesso un mese fa la carrozzeria di Sanremo (è imminente la chiusura dell’officina di Ventimiglia), è in procinto di ridurre di tre unita da 15 a 12, il numero dei controllori e prevede di affidare il servizio assicurativo ad un broker e di esternalizzare con gradualità (prevedibilmente entro i prossimi nove mesi), il Ced (Centro elaborazione dati). E a proposito di esternalizzazioni stessa sorte dovrebbe toccare al settore che si occupa di gestione incassi, notifiche, solleciti, accertamenti e ricorsi verrà affidata ad una struttura esterna.
Nulla dunque pare sia stato lasciato al caso per fronteggiare la crisi. Economie e tagli hanno caratterizzato gli ultimi quattro anni di gestione, ma contemporaneamente sono diminuite le risorse erogate per il Trasporto pubblico locale vanificando, almeno in parte gli sforzi compiuti anche grazie al sacrificio dei lavoratori. In Liguria dai 135 milioni di euro del 2010 si è scesi a 119 milioni del 2011, mentre per l’anno in corso le previsioni sono anche peggiori: 100 milioni. Tuttavia negli ultimi giorni sembra che la cifra sia via via cresciuta sino a sfiorare i 124 milioni di euro. «Magari: se così fosse e se anche la Provincia contribuisse per la sua parte lo scenario cambierebbe, ma per ora l’unica cifra che la Regione ha messo nero su bianco non arriva a 100 milioni e su quella abbiamo calibrato i piani aziendali», ha sottolineato l’ad di Riviera Trasporti. Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl .hanno già fatto sapere di non avviare alcuna trattativa in assenza di un preliminare incontro chiarificatore con gli azionisti, Provincia in testa.