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Arrivano i treni nuovi ma spariscono 12 linee

Trenitalia disconosce così, solo per il  Piemonte, 300mila persone interessate dall’eliminazione delle linee.

Arrivano i treni nuovi ma spariscono 12 linee

http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/04/06/news/arrivano_i_treni_nuovi_ma_sparisono_12_linee-32836090/

L’amministratore delegato delle Ferrovie con l’assessore regionale Bonino presentano a Roma i “Vivalto” destinati ai pendolari. Cancellate alcune tratte con pochissimi viaggiatori

In Piemonte arrivano i treni nuovi, ma anche una drastica sforbiciata ai “rami secchi”: a dicembre spariranno 80 treni al giorno che saranno sostituiti dai pullman.
Ieri a Roma l’assessore ai trasporti Barbara Bonino ha ricevuto “dalle mani” dell’amministratore delegato di Ferrovie di Stato, Mauro Moretti, i primi due treni nuovi Vivalto per i pendolari, che saranno fisicamente sui binari piemontesi il primo a luglio, l’altro a settembre. Altri quattro, per un totale di 30 carrozze, arriveranno il prossimo anno. Ogni treno porterà fino a mille viaggiatori, con cinque carrozze a due piani.

E’ la “quota Piemonte” del miliardo e 250 milioni di investimenti in treni per i pendolari che Ferrovie ha avviato nel 2009 e che, ha annunciato ieri, è pronta a replicare, investendo sui treni dei pendolari i guadagni dell’alta velocità.

Il rinnovamento sui binari (che prevede anche 150 vagoni ristrutturati entro il prossimo anno e 100 nel 2014, oltre a 23 treni nuovi prima del 2015) porta però in eredità un pacchetto di tagli sulle linee minori, in perdita e con pochi passeggeri, necessario per la riduzione dei fondi statali per il trasporto pubblico, passati dai 280 milioni di euro nel 2010 ai 239 previsti per quest’anno. A finire sotto la scure dodici linee regionali (Alba-Asti, Alba-Alessandria,Asti-Casale-Mortara, Cuneo-Mondovì, Cuneo-Saluzzo-Savigliano, Novi-Tortona, Alessandria-Ovada, Casale-Vercelli, Santhià-Arona, Pinerolo-Torre Pellice, Chivasso-Asti, Ceva-Ormea). Un totale di un’ottantina di treni al giorno sostituiti da corse in autobus. Meccanismo inverso invece sulla linea Novara-Varallo, dove resteranno i treni e a sparire saranno i pullman. Un’operazione chirurgica a cui la Regione lavora da qualche mese.

Dovrebbe andare in porto a dicembre. Difficile ipotizzare che si riesca a fare prima, perché una volta ricevuto il “mandato” Trenitalia dovrà riorganizzare orari e turni del personale.
Saranno tagliate tutte le linee in cui il ricavo rappresenta meno dell’8 per cento del costo di mantenimento del servizio. Ci sono linee, in alcune ore del giorno, in cui ogni passeggero costa alle casse pubbliche tra i 29 mila e i 30 mila euro.

“Le linee ferroviarie in perdita clamorosa saranno eliminate – spiega l’assessore ai Trasporti Bonino – e sostituite con corse di autobus. Del resto è impossibile sopportare economicamente un servizio dove al massimo ci sono sette passeggeri al giorno”.
Ben più affollati sono invece i treni dell’area metropolitana di Torino tanto da spingere l’assessore a decidere di piazzare proprio sulle linee del nodo torinese – quelle piene di gente in piedi nelle ore di punta – i primi due treni nuovi in arrivo in Piemonte. Una linea di condotta destinata a fare scuola anche nei prossimi anni, quando entrerà in servizio il sistema ferroviario metropolitano, per il quale potrebbe finalmente decollare il matrimonio tra Fs e Gtt di cui da anni si guarda con favore, sia in Piazza Castello che a Palazzo Civico. “Un’opportunità da perseguire come è stato fatto in Lombardia” ammette Bonino. “Qualsiasi decisione è ora prematura – osserva l’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano – ci dovrà essere una gara e a quel punto faremo le valutazioni. Gtt è una delle più grandi aziende in Italia e non essere interessati a quello che succede a Torino sarebbe un errore grave”.

Trenitalia taglia le linee ferroviarie in perdita: in Granda finiscono sotto la scure 5 linee

http://www.targatocn.it/2012/04/06/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/trenitalia-taglia-le-linee-ferroviarie-in-perdita-in-granda-finiscono-sotto-la-scure-5-linee.html

Via dal prossimo dicembre anche la Ceva-Ormea, la Cuneo-Mondovì e la Cuneo-Saluzzo-Savigliano. Sostituiti da autobus. Uncem sul piede di guerra

In Piemonte arrivano i treni nuovi, due nuovi Vivalto. I nuovi treni sono il primo segnale tangibile di quel miliardo e 250 milioni di euro di investimenti in treni stanziati da Trenitalia nel 2009 a favore della nostra regione.

Ma da dicembre, di contro, spariranno 80 corse al giorno: si taglierà dove ci sono pochi passeggeri e le linee sono in perdita. A finire sotto la scure dodici linee regionali, di cui diverse interessano la nostra provincia: Alba-Asti, Alba-Alessandria, Cuneo-Mondovì, Cuneo-Saluzzo-Savigliano, Ceva-Ormea).

I treni verranno sostituiti da corse in autobus. Saranno tagliate tutte le linee in cui il ricavo rappresenta meno dell’8 per cento del costo di mantenimento del servizio. Ci sono linee, in alcune ore del giorno, in cui ogni passeggero costa alle casse pubbliche tra i 29 mila e i 30 mila euro.

E’ sul piede di guerra UNCEM Piemonte. Il suo presidente, Lido Riba afferma: “Ancora una volta una serie di scelte politiche centraliste e incapaci di riconoscere la specificità della morfologia piemontese, vanno drammaticamente a eliminare servizi storici come le linee ferroviarie che attraversano molti Comuni alpini e appenninici. È assurdo e da condannare il comportamento di chi avvalla le scelte di aziende come  Trenitalia e di molti politici che considerano le tratte da sopprimere dei rami secchi. Non si accorgono che quei servizi sono invece tra i pochi segnali di vitalità delle vallate, in molti casi vettore di turismo, ma soprattutto il naturale mezzo di trasporto scelto da tanti  pendolari”.

Trenitalia disconosce così, solo per il  Piemonte, 300mila persone interessate dall’eliminazione delle linee.

 

 

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