Curriculum Vitae PD(L)EGA
Roberto Cota (Novara, 13 luglio 1968)
piano estivo Luglio 2011, “meno sprechi più servizi”:
10% in meno di posti letto nelle sette medicine delle Molinette; chiude il centro per anziani Farinelli lasciando un’eredità di 46 posti letto in meno; rischio chiusura per il reparto di Pediatria del S.Giovanni Bosco, per i centri soccorso ed elisoccorso del CTO; chiudono ospedali come il Maria Adelaide perché “gli ospedali piccoli non sono sicuri perché i primari non raggiungono un numero di casi visti in un anno soddisfacente”(?); a Biella chiudono i reparti di emodinamica, oncologia e pneumologia.
La battaglia al baronato annunciata da Cota in campagna elettorale ha invece come risultato l’aumento di posti per amministrativi e dirigenti a fronte di una diminuzione e una ulteriore precarizzazione degli operatori in corsia.
Ancora tagli ai treni pendolari, 100 milioni in meno, drastica riduzione dei fondi per il trasporto locale.
Aspettando l’11 dicembre, data di entrata in vigore dell’orario invernale di Trenitalia 2011, iniziano a trasparire le prime soerprese sui treni per i pendolari.
Verranno cancellate altre due corse sulla Cuneo-Ventimiglia, dove ormai circolano treni ogni tre ore.
Le stazioni sono in stato di abbandono, i ritardi continui e frequenti le soppressioni dei treni.
Alcuni treni della tratta Fossano-Ceva sono stai cancellati e sostituiti da servizi bus, più redditizi per Trenitalia e più costosi per la regione, cioè i contribuenti; a fronte di un aumento in Italia, del pendolarismo del 65% negli utlimi quindici anni.
Salvo fare del vittimismo e fingere di aver cercato di preservare il servizio pubblico quando, come nelle utlime settimane, viene incaricato un nuovo governo: “O il governo stanzia i fondi per il trasporto pubblico locale o in Piemonte fermeremo i treni” – minaccia Cota, dopo aver però garantito a Trenitalia le entrate.
Claudio Burlando (Genova, 27 aprile 1954)
con buona pace del dissesto idrogeologico, la Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione Liguria a fine documento così risponde al SIA di Autostrade S.p.A., a proposito della Gronda Autostradale di Ponente di Genova:
“Relativamente alle opere previste in val Varenna […] si segnala l’opportunità di valutare […] la costruzione di un ponte definitivo ma idoneo in termini di carico per l’attraversamento delle frese TBM. “.
Pare che i sei morti della recente alluvione in Liguria non siano abbastanza.
L’inutilità, la nocività, l’assurdità in termini economici di tale opera sono state ampiamente dimostrate, nell’assoluta indifferenza delle pubbliche amministrazioni. Di fatto la Regione approva ma con riserve deboli, simili alla precedente. Per inciso a Genova si attende la stessa fresa TBM che passando per Ripoli, nel quadro del progetto di variante di valico Barberino-Sasso Marconi, ha riattivato frane quiescenti.
Seconda procedura di infrazione a carico dell’Italia a causa dell’illegittima caccia allo storno autorizzata dalla Regione Liguria. Si apre la possibilità di comminazione di sanzioni pecuniarie, che potrebbero ricadere sul contribuente.
Per i trasporti in Liguria sono stati previsti tagli del 72% dei treni con un contestuale aumento del 20% delle tariffe. Una regione governata da una maggioranza che parla sempre di priorità del sociale opererà solo tagli (non solo ai trasporti ma anche alla sanità) non utilizzando invece leve fiscali quali accise o aliquote Irpef aggiuntive per ridurre i tagli stessi? Perché si preferisce una regione paralizzata dal traffico privato invece che una regione servita da un efficiente servizio pubblico?
Perché la Regione vuol favorire i concessionari autostradali e i petrolieri e spinge per innumerevoli progetti di altre strade ed autostrade dimenticando la mobilità sostenibile e la necessità di riduzione di CO2?
Perché la Regione, così attiva nel chiedere finanziamenti per grandi opere come il terzo valico è così poco energica nel richiedere finanziamenti adeguati per i Trasporti Pubblici Locali al Governo?
I due candidati rappresentano a pieno titolo il partito trasversale del cemento
Si incontrano a Garessio per sostenere un nuovo collegamento autostradale tra Piemonte e Liguria (Carcare -Predosa-Albenga), l’ennesima nel panorama già congestionato delle due regioni;
100km di cui 80 di cavalcavia, 15 in galleria, con l’intenzione di connettere l’appennino con le alpi liguri per un costo di 5000 milioni di euro. Qui Luigi Sappa, ex vicesindaco di Garessio nonché presidente della Albenga-Garessio-ceva S.p.A. e Luciano Sciandra, Sindaco di Priola e membro del Comitato Territoriale della autostrada Albenga-Garessio-Ceva, propongono ulteriori collegamenti, come il tunnel di Gazzo o di Calizzano, per rendere comunicanti la “nuova autostrada fantasma” e la SS 28, potenziando questa come nuovo corridoio infrastrutturale, aumentando la congestione del traffico in Alta Val Tanaro, già minacciata dal nuovo tunnel tra Piemonte e Liguria, l’Armo Cantarana, compromettendo i centri storici di Ormea e Garessio, che vantano un passato turistico legato al loro contesto ambientale, all’equilibrio idrogeologico.
Dall’”autostrada fantasma” tra Albenga, Garessio e Ceva all’”autostrada delle beffe” tra Asti e Cuneo, il basso Piemonte vanta un continuo interesse verso la costruzione, progettazione e negoziazione per nuovi tracciati, autostrade, tunnel. Otterrebbero invece l’aumento di rumore e code, a detrimento della qualità della vita in montagna, inasprendo le condizioni della SS 28, soprattutto in termini di sicurezza, mentre paradossalmente l’unico ospedale di vallata è a rischio chiusura! .
Nel clima di “austerity” e crisi economica che vede l’Italia e i paesi europei alle prese con una moneta sempre più fragile, i nostri “paladini del cemento” e delle “grandi opere” ritengono indispensabile spendere e consumare territorio e quindi indebitare l’intera popolazione italiana, indipendentemente da dove si realizzano le opere, con cantieri pluriennali, con basse probabilità di portare a compimento i lavori:
TAV Torino Lione 18 miliardi di euro
terzo valico 7 miliardi di euro
gronda 6 miliardi di euro
autostrada carcare predosa 5 miliardi di euro
armo cantarana 300 millioni di euro
circonvallazioni in alta val tanaro 200 milioni di euro, ecc… ecc…
Ricordiamoci che l’attuale finanziaria del governo italiano per il 2011 è stata di circa 6 miliardi di euro,come il solo costo della ipotizzata autostrada “fantasma” Carcare–Predosa–Albenga; un’autostrada che l’assessore ai trasporti Paita si vanta di aver inserito nel corridoio trasportistico europeo TEN, dimenticandosi che proprio il Portogallo, inizio e fine del famoso corridoio di trasporto Lisbona – Kiev, ha ormai un’economia in ginocchio e ha ipotizzato l’uscita dallo stesso trattato di Lisbona.
In Val Tanaro intanto predomina la schizofrenia speculativa legata alla “green economy”, verde come il dollaro, con nuovi progetti di centrali a biomassa, segherie meccanizzate, eolico industriale in aree protette, nuovi invasi più o meno grandi (come la diga sul Tanarello, che andrebbe a deviare uno degli affluenti del Tanaro verso la Liguria) e aumenta l’ impoverimento dell’economia agricola ed artigiana locale, di cui questa e le altre valli erano ricche, nell’ottica di nuovi “cluster commerciali” e shopping center.
Ci ritroviamo con una ferrovia semi-abbandonata, un continuo impoverimento del trasporto e dei servizi locali, rarefazione commerciale dei piccoli paesi, disoccupazione crescente, tra promesse di un futuro industriale ormai obsoleto. I due governatori e i loro assessori, la finanza che rappresentano insieme a molti altri amministratori a diversi livelli, pare vogliano proiettare la valle e i suoi abitanti nelle condizioni di una periferia postindustriale, in cui sia impossibile immaginare altro che infrastrutture redditiìzie per pochi ma devastanti per i più, in termini economici, di salute, diritti. Propongono di fatto l’abbandono e la svendita delle risorse del nostro habitat, quelle che sole possono dare dignità alle generazioni future.
Comitato Treno Alpi Liguri
comitatotrenoalpiliguri.wordpress.com
Comitato Popolare Sciancui
comitatopopolaresciancui.noblogs.org ALT(R)A VAL TANARO