A Piacenza oltre 200 lavoratori delle tre cooperative che lavorano nei magazzini IKEA hanno votato in assemblea una piattaforma rivendicativa che propone in particolare:

1. la garanzia delle 168 ore mensili di lavoro contrattualmente previste;

 2. l’equa ripartizione degli straordinari per tutti i lavoratori a prescindere dalla cooperativa di appartenenza.

 L’obiettivo era, ed è, quello di creare una condizione di giustizia economica e sociale nel magazzino Ikea perché buste paga da 400/500 euro non devono e non possono esistere né lì né altrove.

 Questa piattaforma in realtà è il proseguimento di una battaglia sindacale iniziata a luglio, con due giornate di sciopero cui avevano fatto seguito vane promesse aziendali di mutare le condizioni all’interno, con particolare riferimento a un utilizzo arbitrario e discriminatorio della flessibilità del lavoro che portavano una parte degli operai a fare decine e decine di ore di straordinario, e un’altra che raggiungeva a malapena le sei ore al giorno con pesanti tagli al salario.

 Immediatamente è scattata la ritorsione del consorzio CGS di cui fanno parte tutte e tre le cooperative che lavorano nei magazzini Ikea con il licenziamento di tutti gli attivisti del sindacato di base e pesantissime minacce sui restanti lavoratori della serie “Se non esci dal sindacato di base non lavori più!”.

Inevitabile la risposta di lotta che ha visto gli operai dell’Ikea davanti ai cancellli con i camion fermi.. Col passare del tempo è cresciuta anche la presenza e la violenza delle forze del disordine che sono culminate in cariche violentissime che hanno provocato diversi feriti fra i lavoratori..

Di fronte all’ennesimo tentativo di liquidare un’esperienza di lotta che vede come principali attori gli operai immigrati delle cooperative della logistica, facciamo appello a dare un sostegno concreto ai lavoratori di IKEA e a tutti i lavoratori della logistica.

Confederazione Unitaria di Base Federazione del Piemonte

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