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Liberalizzazioni: contratti aziendali per le ferrovie

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Comunicato del 29 Febbraio 2012 – ore 10.00

DDL Liberalizzazioni
COMPIUTO IL “MISFATTO” !

Liberalizzazioni: contratti aziendali per le ferrovie
Le ferrovie possono non adottare il contratto collettivo nazionale di lavoro. La Commissione ha
approvato un emendamento che permette alle imprese ferroviarie di affidarsi alla contrattazione aziendale.
Questa, si legge, dovrà essere fatta dalle “organizzazioni più rappresentative a livello nazionale”. Entro il 30 giugno 2013 l’Autorità per i Trasporti ha il compito di scrivere una relazione, da trasmettere a governo e Parlamento in vista della separazione fra rete e impresa ferroviaria, dice il testo, con lo scopo di tutelare ‘utenza pendolare del servizio ferroviario regionale.

 

Ferrovieri,
come avevamo denunciato non più tardi di 2 giorni fa le lobby industriali ed i grandi interessi che ruotano intorno al trasporto ferroviario hanno avuto la meglio.
Per la prima volta nel nostro Paese ai lavoratori di uno dei più grandi settori produttivi della Nazione viene negato, per decreto, il diritto ad avere un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Così, dopo un decennio di promesse mai mantenute, dopo 4 anni di lotte per il CCNL della Mobilità questa imbelle politica si nasconde dietro al Governo Tecnico ed alla crisi per emanare un provvedimento che di sviluppo e di equità non ha nulla. Anzi, questo ennesimo “porcellum” aprirà le porte ad un progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro, ad un abbassamento dei salari e delle tutele, ad una concorrenza tra Imprese unicamente basata sullo sfruttamento del personale e sull’abbattimento dei salari.
Chi immagina di avere in ferrovia tante Imprese low cost che faranno viaggiare i cittadini italiani a basso prezzo e su treni nuovi scoprirà ben presto la verità: quella, per esempio, già provata in Gran Bretagna dove di low cost c’è solo lo stipendio ed i diritti dei lavoratori, dove i treni sono più sporchi di quelli italiani, le tariffe decuplicate in meno di un decennio, i costi per lo Stato più che raddoppiati (così si ingrassano le lobby) ed il livello di sicurezza del trasporto tra i più bassi d’Europa.
Davanti a questo attacco ai ferrovieri (a tutti i ferrovieri: del Gruppo FS come delle altre Imprese) il Sindacato non può rimanere inerme. Soprattutto deve con forza pretendere che nel dibattito parlamentare – fiducia permettendo – venga sanata questa vera e propria pugnalata inferta al lavoro evitando un precedente pericolosissimo che oggi colpisce i ferrovieri e domani può estendersi ad altre categorie altrettanto a rischio “smantellamento contratto nazionale” (sanità, istruzione).
Nelle prossime ore l’Or.S.A. riunirà i propri organi decisionali per una valutazione complessiva della situazione e per un’analisi delle possibili ripercussioni che la decisione del Senato avrà sul tavolo contrattuale tutt’ora aperto.
Fine del comunicato La Segreteria Generale Or.S.A. – Ferrovie

 

 

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