Scajola con Caltagirone
Tra Imperia e l’Alta Valle Tanaro ci sono di mezzo soltanto le Alpi Liguri… ma le ingerenze politico amministrative della latente corruzione ligure hanno a più riprese interferito con la mala amministrazione piemontese … Ora il feudo “trasversale” del Partito del Cemento inizia a sgretolarsi… e Caltagirone se ne va in carcere !
Imperia, “Era Caltagirone Bellavista che scriveva gli atti del Comune”
http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/03/16/news/imperia_era_caltagirone_bellavista_che_scriveva_gli_atti_del_comune-31666537/
Nelle duecento pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, il giudice scrive tra l’altro che il 23 settembre 2010 l’imprenditore si fece “passare la bozza dall’attuale sindaco Strescino Paolo, e ne cambiò lui stesso il contenuto in quanto non gradito”. Caltagirone resta in carcere, per le “pesantissime ingerenze, pressioni e intromissioni nelle scelte amministrative e politiche del Comune di Imperia”
Francesco Bellavista Caltagirone era a capo di un “sodalizio criminoso” che si è reso responsabile “di pesantissime illecite infiltrazioni negli apparati burocratici del Comune di Imperia”. Addirittura facendosi dare dal sindaco un documento che modificò a suo piacimento.
Nell’ordinanza si affronta la genesi affaristica del porto di Imperia. Secondo il gip “il costruttore attraverso logiche di conoscenze” con l’ex ministro Claudio Scajola “avrebbe “trasformato la principale opera pubblica occasione di sviluppo della città in una truffa di proporzioni gigantesche (per usare un’espressione utilizzata da uno degli indagati Domenico Gandolfo nel corso di una conversazione con l’ex vicesindaco Rodolfo Leone…”.