sciancui
riappropriazioni
III (o VI) VALICO

Testimonianze da un territorio in lotta:

Sabato 17 novembre corteo in ValPolcevera (GE) contro l’inutile e ghiotto III Valico, l’alta velocità in Liguria.

18 novembre 2012

Stamattina c’era qualche timore a uscir di casa.
Lì fuori c’era la risposta a una scommessa.
La domenica mattina le strade di Certosa non sono vuote.

La notte porta consiglio, ma anche dubbi: e le sicurezze del dopo
corteo di ieri erano più annebbiate.
Ma i giornali vanno comprati e il pupo deve festeggiare il compleanno
con un piccolo esercito di amichetti goduriosamente facinorosi.

I soliti indifferenti e qualche viso più teso del solito, però anch’io
ho la faccia tesa: fa freddo e c’è il derby. 🙂

“…ieri quando siete arrivati e vi ho sentito parlare mi sono venute
le lacrime”

“…avete troppe ragioni”

“mi porti una spilla notav?”

“felpe, maglie? organizziamo una cena?”

onestamente l’unico di questi scambi che mi sarei evitato è
“sei telegenico” 🙂

Non so se abbiamo vinto la scommessa, di sicuro non l’abbiamo persa.
Questa manifestazione non era il semplice impegno di quest’autunno e
non è la forma della soluzione a gli impegni futuri.
Quest’iniziativa rappresentava il momento in cui si usciva allo
scoperto. Tanti di noi da tempo gettano semi e cercano di difenderli e
curarli. Ora abbiamo scelto di farlo insieme.
La Valpolcevera è una valle non solo antropizzata, è una valle
devastata e saccheggiata per 60 anni dal potere politico e padronale.
Ma ha ancorca la fibra, la storia e i boschi per ritrovare la dignità
calpestata.
E penso onestamente che in futuro possa dire e fare molto, non solo
sulle Grandi Opere

 

(da un amico)

 

Il magistrato Ferdinando Imposimato descrive il Terzo Valico in “Corruzione ad Alta Velocità Viaggio nel governo invisibile”, come opera nata sotto il segno delle tangenti.

Infatti a pag. 116 del libro del magistrato Imposimato, Salvatore Portaluri che fu per due anni presidente della TAV dichiara: “Tutti i gruppi imprenditoriali di Tangentopoli erano stati accontentati, eppure vi erano ancora dei problemi di equilibrio, ma anche questi vengono risolti con la costituzione di un nuovo consorzio per la tratta più incerta, il Cociv per la Milano-Genova. Un consorzio anomalo di sei imprese, costituito il 3 dicembre 1991, i due gruppi più rappresentativi sono quelli del cavaliere Salvatore Ligresti con la Grassetto e il gruppo Montedison-Ferruzzi con la Gambogi”.

per approfondimenti:

http://www.notavterzovalico.info/

http://nogronda.noblogs.org/

e buon ascolto con MIKE:

http://www.youtube.com/watch?v=0n-kiD-L0cI&feature=bf_prev&list=PLA251849756E6B66F

 

V.S.

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